Porte di Roma: serve la metro o sarà il caos
La politica è sempre stata la sua passione. Neanche gli studi di filosofia, la predilezione per la buona cucina del sud, una carriera dirigenziale da formatore dei giovani e dei lavoratori, sono riusciti a frenare un'innata capacità di dialogo e relazione.
Benvenuto Salducco, esponente della Margherita, cresciuto nel rispetto di una profonda formazione cattolica, dal 2001, ha accettato la sfida con la città: amministrare il IV municipio, l'area più densamente popolata e controversa della realtà capitolina. Tredici ore quotidiane al lavoro che lasciano spazio, nei rari tempi liberi, alla cucina di primi piatti a base di pasta e verdura, come vuole l'antica tradizione foggiana, lì dove si insediano le radici del minisindaco. Messi da parte i testi di Kant e Platone, abbandonata l'attività di formatore di giovani professionisti, Salducco ha scelto un compito non semplice da affrontare: governare su un territorio più esteso della città di Milano e con una popolazione, circa 290 mila anime, pari ad un grande capoluogo. Dal Colle Salario alla Bufalotta, passando per quartieri come Prati Fiscali, Montesacro, Tufello e Talenti, fino a toccare le borgate di Fidene e Cinquina, l'ormai ex IV circoscrizione, sulla mappa cittadina occupa quasi da sola il quadrante nord-est della Capitale. Né centro, né periferia, i quartieri in seno a questo territorio negli anni sono cresciuti oltre le attese. Dalle aree ancora desolate nel 1970, oggi il cemento cerca nuovi spazi da "colonizzare": l'ultima frontiera dell'edilizia romana si chiama 'Porte di Roma', e sarà il più grande centro commerciale d'Europa, insomma, un progetto senza precedenti.
Qui sorgeranno, per un totale di 2 milioni e mezzo di metri cubi di immobili: 250 negozi, un bowling, ambiziosi e moderni impianti sportivi, una nuova sede del gruppo Rinascente, un centro commerciale del marchio Auchan, 13 sale cinematografiche. Il primo ad aprire i battenti, il prossimo 15 giugno, sarà il nuovo punto vendita Ikea, il tempio dei mobili fai da te.
Il presidente Salducco accoglie con entusiasmo questa realtà, ma da tempo ribadisce che i servizi al momento sono insufficienti e che la già sofferente mobilità, quando cinema e negozi saranno a regime, potrebbe collassare senza un adeguato piano di trasporto urbano.
Presidente Salducco, lei ha più volte dichiarato che serve un nuovo piano del trasporto urbano per servire al meglio il nuovo centro commerciale che nascerà a breve sulla Bufalotta.
"Il nuovo centro commerciale sarà grandissimo. Sorgerà su via delle Vigne Nuove, quasi all'altezza del Grande Raccordo Anulare. E' lì che per marzo è previsto uno svincolo ad hoc sulla zona. Solo per Ikea è stato costruito un parcheggio di nove mila auto: ciò può dare l'idea del grande flusso di persone che arriveranno. In questo municipio abbiamo problemi di traffico. Basti pensare che il collegamento con il centro è garantito solo attraverso tre arterie: il Ponte Salario, il Ponte delle Valli e il Ponte della Batteria Nomentana. Si tratta di collegamenti insufficienti per permettere le comunicazioni del municipio più popoloso della Capitale".
Perché è stato scelto un quartiere come la Bufalotta per realizzare il nuovo centro commerciale "Porta di Roma"?
"E' un progetto non approvato ieri, ma diversi anni fa. Su questo piano si è lavorato per circa dieci anni ed è stato autorizzato prima del nostro insediamento. Però non si è pensato a come le persone lo avrebbero raggiunto. Gli errori sono stati fatti nel passato. Quando si studiano progetti come questi bisogna prima pensare alle strade e poi ai negozi e alle abitazioni".
Quando verrà inaugurato il nuovo centro?
"E' prevista per il 15 giugno prossimo l'apertura di Ikea. Nell'area stanno realizzando anche insediamenti residenziali per circa 10 mila abitanti. Serviranno circa 8 anni per realizzare tutto il complesso".
Come si risolverà questo problema dei collegamenti? Crede che il nuovo progetto della Tangenziale Est vi porterà dei benefici?
"E' con la cura del ferro che si tolgono le auto dalla superficie. Questo significa far arrivare la metropolitana fino al Raccordo Anulare, dove si trovano le grandi zone di espansione. Finora il progetto della linea B1 è stato approvato fino a Conca d'Oro. Così non si risolve il problema. I cantieri dureranno almeno cinque anni e sicuramente creeranno problemi alla zona, perché la stazione sarà posizionata nell'area dei giardini alle spalle di viale Tirreno. Servirebbero altre quattro fermate: Piazzale Ionio, via Monte Cervialto-Ateneo Salesiano, Serpentara e Centro Commerciale, fino a Cinquina".
...OMISSIS...
di Andrea De Vito
tratto da www.romaone.it
0 Commenti:
Posta un commento
<< Home